Tutti i consigli - 🔴 Lo Shock Leader (parte 1)

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Lo shock leader rappresenta un alleato indispensabile per tutti coloro che desiderano raggiungere distanze di lascio importanti e di conseguenza utilizzano in bobina monofili piuttosto sottili.


L’impiego di diametri di filo ridotti in accoppiata con canne che richiedono piombi pesanti per poter lavorare bene, determina un rischio elevatissimo di rottura in fase di lancio, proprio perché la trazione esercitata sul monofilo risulta essere superiore al suo carico di rottura.


Lo shock leader è la soluzione a questo problema, spieghiamo quindi cosa è e come utilizzarlo:
Esso non è altro che uno spezzone di filo di diametro superiore a quello presente in bobina che viene giuntato tramite nodo tra il filo di diametro sottile e il trave. In passato si realizzava con fili in
nylon di diametro compreso tra lo 0,50 e lo 0,70 di una lunghezza pari al doppio della canna utilizzata, generalmente quindi da 8mt a 9mt.

Negli ultimi anni vengono invece prodotti i cosiddetti shock leader conici: sezioni di filo conico di circa 15mt che parte da un diametro sottile (il più simile possibile a quello del monofilo in bobina) per terminare con un diametro decisamente maggiore e di conseguenza resistente.

Gli shock leader conici sono nati per ridurre al minimo la grandezza del nodo di giunzione tra shock e monofilo, il quale potrebbe causare problemi quali il rallentamento del filo in uscita dalla bobina, l’attrito nel passare tra gli anelli o un punto di accumulo di detriti nel caso di mare con presenza di alghe e posidonia morte.


Lo shock leader non sempre risulta essere necessario, spesso infatti in mareggiata si pesca proprio nella risacca del primo scalino, imbobinando monofili più spessi che garantiscono tenuta per lanci comunque poco stressanti, scongiurando così anche la possibilità di accumulo di alghe sul nodo dello shock.


Molti pescatori sono arrivati alla conclusione che per ottimizzare il lavoro della canna nel lancio sia necessario l’utilizzo di shock leader realizzati in
multifibre, anche se questo presenta degli svantaggi.

Gli shock leader in multifibre hanno un diametro molto più sottile a parità di carico di rottura di un nylon, ma il motivo principale che giustifica questa scelta è la totale assenza di elasticità dei trecciati; la rigidità di questi fili consente infatti di trasferire sulla canna tutta la forza impressa dal movimento di lancio, così da caricarla al meglio massimizzare la gittata.

L’assenza di elasticità può però rappresentare un problema in fase di recupero del pesce, specialmente  nella fase finale, in quanto si rischia di slamarlo o addirittura rompere il terminale, proprio perché non abbiamo un fattore elastico che ci aiuta ad  assecondare le fughe o le testate del pesce.
Questo problema può essere ridotto tramite l’impiego di travi in nylon e la totale esclusione di minitravetti in acciaio, donando così un po’ di elasticità al sistema pescante.


E’ necessario sottolineare l’importanza dell’utilizzo del
salvadito per la nostra sicurezza, specialmente con con gli shock leader in multifibre: se durante la fase di lancio la frizione risulta essere allentata, il salvadito sarà l’unica protezione nei confronti di spiacevoli tagli sul polpastrello.

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Andrea Costantini Founder of Fishing Evolution.com